domenica 8 maggio 2011

Pericolo nucleare: Il governo chiede la chiusura della centrale di Hamaoka

La centrale nucleare di Hamaoka, per la quale il governo
ha chiesto la sospensione
Il disastro della centrale nucleare di Fukushima ha toccato profondamente i giapponesi, e la possibilità che si ripeta un fatto simile terrorizza tutti, compreso il primo ministro Naoto Kan, che nei giorni scorsi ha chiesto la sospensione dei reattori della centrale nucleare di Hamaoka, gestita dalla Chubu Elettric Power CO. . La centrale, secondo i tecnici, avrebbe caratteristiche non troppo dissimili da quelle di Fukushima soprattutto per la sua dislocazione geografica, che la metterebbe ad alto rischio di incidente in caso di terremoto o tsunami. L'impianto di Hamaoka si trova infatti ad Omaezaki, nella prefettura di Shizuoka, a diretto contatto con il mare e soprattutto in una zona ad altissimo rischio sismico; è proprio in questa area che i geologi prevedono l'epicentro del grande terremoto di magnitudo 8.0, che colpirà la regione del Tokai entro 30 anni.
Dal disastro dell'11 Marzo, la Chubu Elettric ha già avviato una serie di progetti per aumentare la sicurezza della centrale in caso di tsunami, come la costruzione di frangiflutti, ma è impossibile garantire che il terremoto del Tokai non arrivi prima del termine di costruzione di queste opere; per questo Kan chiede alla compagnia, lo spegnimento dei 4 reattori, fino almeno a quando la metà dei lavori non sarà stata completata.
La zona del Tokai dove nel 2009 si è avuto un terremoto
di Magnitudo 6,5. In blu l'area dove gli studiosi
prevedono entr 30 anni l'epicentro di un terremoto M8 
Al momento la Chubu Elettric ha dichiarato di aver preso in considerazione la proposta del primo ministro e che sta studiando forme alternative di produzione di energia, ma essendo la richiesta di Kan, per sua stessa ammissione, "non legalmente vincolante", alcuni dirigenti della società sono ancora riluttanti al conformarsi a questa.
Naturalmente la chiusura, seppur momentanea dell'impianto, costituirebbe un problema per le regioni servite dalla Chubu Elettric, la società infatti produce circa 30 milioni di kilowatt, di cui 3,6 milioni (circa l'11%) derivante dalla centrale di Hamaoka. Le preoccupazioni sono quindi per i disservizi elettrici che seguiranno allo spegnimento dei reattori, ma "ci saranno anche problemi a livello occupazionale locale" dice il sindaco di Omaezaki, Shigeo Ishihara, che prosegue "dovremo trovare soluzioni per migliorare la sicurezza senza dover ricorrere alla chiusura della centrale".
L'impianto di Hamaoka è solo una delle venti centrali nucleari che servono il Giappone, molte altre quindi sono al vaglio dei tecnici, per la verificarne l'effettiva sicurezza in caso di catastrofe come quella avvenuta sulle coste del nord-est.
La mappa delle centrali nucleari in Giappone, sono soprattutto quelle posizionate
sulla costa est, quelle a rischio di incidenti causati da terremoti


Fonte: Mainichi Daily News, Japan Times    

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