venerdì 6 maggio 2011

La giornata dei bambini fa tornare il sorriso alle piccole vittime dello tsunami

Le "koi" ovvero le carpe che tipicamente si appendono
per la festa dei bambini
Come ogni 5 Maggio, data che segna la chiusura della Golden Week, in Giappone torna il Kodomo no hi 子供の日 ovvero il giorno dei bambini. Inutile dire quanto fosse attesa questa festività, soprattutto nelle zone colpite dalla catastrofe del 11 Marzo, che ha spazzato via la vita di molte persone. Alcuni degli eventi più rappresentativi si sono svolti a Ishinomaki, dove ha sede il museo Mangattan dedicato al famosissimo mangaka, scomparso nel 1998, Shotaro Ishinomori; uno dei pochi edifici che ha resistito alla furia del mare. E' proprio contro il cattivissimo mostro marino e i suoi scagnozzi che gli eroi creati da Ishinomori lottano all'esterno del museo coinvolgendo bambini di ogni età, affinché il bene trionfi sul male. "E' passato molto tempo da quando non vedevo i bambini così eccitati" dice Yukiko Takeyama, che ha portato all'evento i suoi due figli di 4 e 6 anni. La famiglia Takeyama vive al secondo piano della sua casa in quanto il piano terra è stato è stato distrutto dallo tsunami. Passano il loro tempo a cercare di riparare i danni e pulire la loro casa, ma hanno ancora una grande paura tutte le volte che arriva una scossa di assestamento anche leggera.
L'Ishinomori Mangattan Museum. Con la sua curiosa
forma ad astronave ha resistito allo tsunami
Mentre all'esterno si combatte, all'interno del museo è stato installato un piccolo cinema alimentato con generatori di emergenza. La luce dentro è fredda e fioca, ma l'aria è satura di profumo di pop corn  al caramello e di grida di bambini, i volontari cucinano e regalano giocattoli; tra questi si trovano professori di scienze che insegnano ai bambini a costruire piccole lampade; giovani ragazzi che giravano vestiti da clown; e addirittura la squadra di calcio della vicina Sendai, militante nella seconda divisione della J-League, che ha sfidato in una partitella in un campo improvvisato, i ragazzi della squadra locale. "Questo è un luogo simbolo per la città. Normalmente ci sarebbero un sacco di turisti provenienti da lontano, ma stavolta, questo giorno è dedicato per le persone nelle vicinanze", ha detto il direttore del museo Hitoshi kimura."Ognuno sta solo facendo quello che può".

Altro grande appuntamento è stato quello tenutosi all'areoporto Tokyo Haneda, dove per raccogliere fondi più di 200 bambini, con i loro genitori hanno sfidato un Airbus A300 pesante più di 85 tonnellate, nel tiro alla fune. Lo scopo era quello di riuscire a spostare di almeno 2 metri il pesante mezzo.




Fonti: Mainichi Daily News, Reppubblica

Nessun commento:

Posta un commento