giovedì 5 maggio 2011

Le stampe di Hokusai e Hiroshige in mostra a Milano

Hokusai - Il Fuji rosso
Dal 5 al 14 Maggio, alla galleria Caiati di Milano, saranno esposte alcune stampe di due dei maestri tra i più importanti e famosi dell'arte giapponese Hokusai (1760-1849) e Hiroshige (1797-1858). La mostra si comporrà di 24 stampe dei due autori affiancate da un'altra trentina di opere fuori catalogo, ma ugualmente di ottima fattura. Essendo ospitate in una galleria privata sarà quindi anche possibile acquistare queste opere, con valori che partono da 3.000€ fino ad arrivare ai 100.000€ per una rara stampa del Fuji rosso.
Hiroshige - Shono
Tra le stampe esposte troveremo alcune tra le più famose dei due artisti dell' Ukiyo-e come "Le trentasei vedute del monte Fuji", "La grande onda", "Le cento vedute di Edo", o "improvviso acquazzone sul ponte di Ohashi"; opere che arrivate in Europa, andranno ad influenzare a distanza di tempo pittori del calibro di Monet, Manet, Renoir e Van Gogh.

 L'Ukiyo-e e il Giappone del mondo fluttuante
Hokusai - La grande onda di Kanagawa
Siamo in pieno periodo Edo (1615-1868), il Giappone è ormai unificato e la famiglia Tokugawa ha il pieno controllo del potere politico e militare. Il paese si avvia verso più di due secoli di pace e si appresta a tagliare i ponti con il mondo esterno, andando verso il sakoku 鎖国 (paese chiuso). Rivoluzioni e innovazioni culturali come la diffusione della stampa e l'alfabetizzazione dettero una forte spinta alla massiccia produzione del periodo, ma il fattore più determinante fu la nascita dei quartieri di piacere, dove gli uomini, soprattutto mercanti e artigiani, potevano andare a svagarsi con le donne che vi lavoravano. Fu proprio attorno ai quartieri di piacere a Kyoto, Osaka e Edo (attuale Tokyo) che si sviluppò un ricco substrato culturale che vedeva per protagonisti i chonin 町人(gente di paese, normali cittadini), il che rompeva gli schemi rigidi delle gerarchie sociali e culturali del Giappone di quel tempo e formando il così detto "mondo fluttuante". E' proprio qui che la tecnica dell'Ukiyo-e getta le basi. "Ukiyo" infatti significa mondo fluttuante, mentre "e" è immagine, quindi immagini del mondo fluttuante. Essenzialmente si trattava di serigrafie inizialmente monocromatiche, ma che presto divennero anche  policrome (Nishiki-e), dando vita ad alcune tra le più famose opere di tutta l'arte giapponese, come "La grande onda di Kanagawa" di Hokusai.

Fonte: Il sole 24 Ore, Io

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