lunedì 16 maggio 2011

Fusione avvenuta da tempo. Nuove rivelazioni su Fukushima, non è stato lo tsunami a creare la crisi

Tecnici al lavoro nella centrale
di Fukushima
I nuovi sopralluoghi dei tecnici della TEPCO al reattore n.1 della centrale nucleare di Fukushima, gettano nuova luce sulla crisi nucleare che sta sconvolgendo il Giappone. Le prime rilevazioni del livello di acqua all'interno del reattore, effettuate la scorsa settimana, hanno subito mostrato come questo fosse molto più basso rispetto di quanto si aspettasse la compagnia.
Schema dell'impianto di Fukushima, a sinistra il reattore
dove si trova il carburante che ha subito la fusione
Questo indica che nell'impianto c'è stata una perdita di liquido radioattivo, causata da una probabile falla nelle tubature, ma non solo, la diminuzione dell'acqua ha lasciate scoperte le barre di combustibile che inevitabilmente si è fuso, depositandosi sul fondo del reattore, con il rischio di creare nuovi buchi. Da qui una sconvolgente verità, TEPCO ha ammesso che le indagini preliminari, eseguite dopo il sisma, hanno di fatto mostrato come il combustibile era in uno stato critico già alle 6:50 del 12 Marzo, appena 16 ore dopo il terremoto. Il reattore si è interrotto automaticamente subito dopo la scossa delle 14:46, ma il livello dell'acqua contenuto in esso ha subito iniziato a scendere, causando l'innalzamento della temperatura interna, dovuto anche al blocco dell'impianto di refrigerazione per tsunami, che ha portato poi all'esplosione.
Adesso TEPCO, che aveva dichiarato di portare sotto controllo la crisi entro 6-9 mesi a partire da Aprile, non può far altro che abbandonare anche il piano di inondare la camera del reattore a causa delle falle; e proprio da queste sono fuoriuscite le oltre 3.000 tonnellate di acqua radioattiva  sono state scoperte pochi giorni, fa nel basamento della centrale. Adesso la situazione è ancora più critica, la TEPCO dovrà trovare altre soluzioni, per raffreddare il materiale radioattivo, e si teme inoltre che la fusione abbia interessato anche i reattori 2 e 3 e che parte del carburante in esso contenuti abbia corroso le pareti delle camere di contenimento, riversandosi nel sottosuolo.


Junichi Matsumoto, addetto stampa della TEPCO, mentre
mostra il plastico di un reattore di Fukushima
Di seguito uno stralcio della conferenza stampa di di Junichi Matsumoto, addetto stampa della TEPCO.


A proposito di calibri acqua per i reattori 2 e 3:

"Probabilmente sono nelle stesse condizioni di quelle del reattore 1. Leletture che gli indicatori mostrano attualmente non sono molto affidabili. Abbiamo bisogno di monitorare attentamente con altri parametri, come la pressione."

Punti deboli della Nave RPV e di contenimento:

"Il RPV (
Reactor Pressure Vessels) ha più di 100 tubi di piccole dimensioni che attraversa il fondo. Ognuno di loro potrebbe essere danneggiato. Non si può del tutto negare che il combustibile fuso stesso, abbia danneggiato la RPV. Il vaso di contenimento ha anche i tubi, ed è possibile che si siano danneggiati a causa della pressione o a causa dell'esplosione di idrogeno. "

Per confermare, TEPCO non nega che il carburante fuso sia fuoriuscito?

"Noi non neghiamo ciò. Quanto carburante si sia sciolto, non possiamo dire con certezza, ma abbiamo preso coscienza che una fusione è avvenuta, e che il materiale si è spostato verso il basso".

"Noi non neghiamo che una parte del combustibile fuso possa aver danneggiato la RPV e sia fuoriuscito".



Fonte: Japan Today; ex-skf blog

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