Di Matteo Carniato
Nakashima Tetsuya, con la sua nuova pellicola "Confession", si piazza quest’anno al primo posto nella classifica Mymovies e Black Dragon tra le proiezioni in concorso alla 13esima edizione del Far East Film Festival di Udine (FEFF).
Il regista di Kamikaze girls e Memories of Matsuko (già terzo posto alla 9 edizione del FEFF), abbandona le sgargianti tessiture pop dei suoi film precedenti per raccontarci un thriller psicologico che narra di una vendetta drammatica.
Il film ha inizio con una panoramica sugli studenti indisciplinati di una classe del liceo, dove una professoressa sta facendo un discorso di riflessione sul tempo presente e il valore della vita, prima di annunciare il suo ritiro dall’insegnamento.
Rivolgendosi alla classe irrispettosa parla della morte della propria figlia, affermando che non è stato un incidente, ma un omicidio compiuto da alcuni degli studenti presenti, che pur non nominandoli ne descrive le caratteristiche, palesandoli così ai relativi compagni. Terminato il monologo ha inizio la vendetta della professoressa Moriguchi, verso i due allievi ritenuti responsabili dell'uccisione della figlia.
Si svilupperà quindi una trama ricca di colpi di scena, in cui l’animo umano corrotto arriverà ad esserne protagonista in pieno giorno e in pubblica piazza.
La freddezza che contraddistinguerà le scelte degli apparentemente buoni quanto cattivi, è senza dubbio l’asso nella manica che ha portato Nakashima a vincere meritatamente i due premi.
Ottimi effetti speciali ed un equilibrato uso del colore che accompagna l’atmosfera di tutto il film su toni freddi, condensa in un’atmosfera completa la visione del regista che ha shockato gli spettatori in sala il 2 Maggio a Udine.
“I guess you're a nicer bunch than I thought”
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