venerdì 3 giugno 2011

Naoto Kan si salva dalla sfiducia

Naoto Kan, primo ministro del Giappone in carica
 dall' 8 Giugno 2010
La politica giapponese è in tumulto negli ultimi giorni, da quando i principali partiti di opposizione hanno presentato una mozione di sfiducia per il primo ministro Naoto Kan. Le accuse verso il leader del DPJ (Partito Democratico), salito in carica nemmeno un anno fa, sono di non aver gestito nel migliore dei modi la crisi post terremoto, e soprattutto quella di non aver ancora presentato un piano di ricostruzione delle zone colpite dalla catastrofe. La mozione di sfiducia non è arrivata però solo dal principale partito d'opposizione LDP (Partito Liberal Democratico), ma anche dall'interno dello stesso DPJ, e vede tra i suoi principali sostenitori Ichiro Ozawa, ex leader del partito, ora sotto inchiesta per corruzione, appoggiato da Yukio Hatoyama, predecessore di Kan sulla poltrona di primo ministro. I due dovrebbero portar via più di 80 parlamentari dei 308 assegnati assegnati alla maggioranza, su un totale di 480 che formano la camera bassa.
Ichiro Ozawa, segretariodel DPJ fino al 2009. Chiamato
anche lo "shogun ombra" è il principale oppositore di Kan
La svolta però si è avuta ieri, quando Naoto Kan ha dichiarato che si dimetterà di sua spontanea volontà, ma solamente a crisi finita, quindi molto probabilmente a Gennaio del prossimo anno. Le parole di Kan hanno forse smorzato le tensioni interne al partito, soprattutto con Hatoyama, che si è detto disponibile ad un voto contrario alla sfiducia dopo l'incontro con il primo ministro, e questo ha portato al risultato della votazione avvenuta ieri, dove i favorevoli alla mozione erano 151, a fronte dei 293 contrari e 33 astenuti.
Superato il pericolo sfiducia, adesso Kan si ritrova a fare i conti con una maggioranza spaccata, dove uno dei suoi leader più influenti, Ichiro Ozawa, minaccia di andarsene, portando con se molti parlamentari, per forse fondare un nuovo (ennesimo) partito, e con un opinione pubblica nei suoi confronti, ma anche nei confronti della politica giapponese, in netto calo. In Giappone infatti, è diffusa la paura di uno stallo politico, che porterebbe a ritardi nella ricostruzione e nella messa in sicurezza della centrale di Fukushima. Si rinnova così il solito teatrino della lotta per il potere nella politica giapponese, che porterebbe il successore di Kan ad essere il sesto primo ministro in sei anni.  

Nessun commento:

Posta un commento